Che cosa è Arte?

Questa è una domanda estremamente complessa, come estremamente semplice, è come quando ci chiediamo
“cosa è la vita?”.
La risposta può essere davvero molto complessa, in quanto:
l’ARTE è = a VITA
in quanto l’artista quando esprime un suo punto di vista, esprime un sentimento, un’idea, un desiderio, un sogno, nel suo immaginario e nel contesto in cui vive.
Tutto però può cambiare da artista ad artista, da individuo a individuo e pertanto renderlo unico, in quanto unico è l’essere umano che lo sta esprimendo.
Cosi come è unica la vita che sta vivendo, condizionato dalla storia di un’intera popolazione in cui ne fa parte.
Una risposta estremamente semplice è che l’Arte appartiene all’essere umano, per esprimere il suo tempo, il suo luogo, la sua vita, con il fine di rimanere memoria per l’umanità intera e per coloro che arriveranno in modo da ricordare quel tempo specifico.
Ma come disse Birkhoff (un matematico americano 1884/1944):
la misura della MISURA-ESTETICA aumenta con l’aumentare dell’ordine e diminuisce con l’aumentare della complessità.

L’Arte non è comunicazione visiva?
In effetti risulta una trasmissione di un messaggio tramite un’immagine (e perciò è chiamata a volte comunicazione iconica, dal greco eikon, “immagine”), che rappresenta anche in maniera metaforica la realtà.
L’artista, nel nostro caso, propone un’opera che contiene un messaggio che assume diverse caratteristiche; l’osservatore potrà comprendere in maniera più o meno completa il significato del messaggio che viene proposto.
Il significato potrebbe assumere le seguenti caratteristiche:
di tipo oggettivo, se si considera solo la forma che l’artista sceglie
definito rappresentativo perché scelto dall’autore, o emittente
definito percettivo e/o referenziale perché attribuito dal ricevente.
Come ricorda Umberto Eco nel Trattato di Semiotica Generale paragona l’opera d’arte a un testo, che per essere tale deve soddisfare in primis una richiesta di leggibilità.
Il tutto rientra nella comunicazione visiva.
C’è chi la definisce così:
“L’ARTE È TUTTO CIÒ CHE GLI ESSERI UMANI DEFINISCONO ARTE!”
Banalmente e nella sua semplicità racchiude il senso della risposta.
Per noi è importante rendersi conto che ogni opera d’Arte, che si rispetti, racchiude in sé un pezzo di storia.
Ma la domanda successiva è:
come facciamo riconoscere un artista?
chi è un artista che si rispetti?
La prima cosa da vedere con attenzione e da capire, chi è l’artista ed il lavoro in sé svolto.
Cerchiamo di capire quanto è attuale e quanto è personale, poi il contesto in cui viene inserito, il linguaggio usato che sia il più possibile presente in modo da potersi definire unico ed attuale.
L’artista deve aver maturato una propria capacità di elaborazione, una sua personale tecnica con il fine ultimo di esprimere, pertanto con il suo linguaggio, il messaggio che vuole inviare al mondo.
Non è cosa semplice e scontata, ma questo ci permette di osservare e capire l’autore e l’opera in sé, intravvedendo inoltre, un possibile sviluppo futuro.
L’importanza dell’autore/autrice (artista) arriva prima dell’opera.
Quanta formazione possiede, quanta formazione continua a fare, quanto studia e legge, dove vive. Vedere il suo laboratorio, il suo modo di ragionare, quello che vuole davvero fare e farà in futuro. Questo è importante perché è l’artista che scandaglia e sigilla un pezzo di storia.
Racchiude un momento unico attraverso l’energia dei colori e dei materiali usati, rendendolo responsabile per sua iniziativa, di aver espresso (quasi come se fosse per conto dell’intera collettività) un messaggio che rimarrà per sempre, consegnandolo a coloro che verranno in futuro.
